Il club

La storia del club dal 1912 ad oggi

L'avventura tra i professionisti e il declino (2008-1998)

2008
La gestione del Pool Calcio Faenza

Il Faenza Calcio passa sotto la gestione del Pool Calcio Faenza, composto da Dinamo Faenza, Virtus Faenza e Polisportiva San Rocco Faenza. Questa mossa mira a unire le forze calcistiche della città per rilanciare il club.

2004-2008
Alti e bassi in Eccellenza

Alti e bassi in Eccellenza, con diversi cambi di allenatore. Nel 2006-07, sotto la guida di Maurizio Giordani, il Faenza raggiunge il quarto posto, ma l'anno successivo lotta per non retrocedere.

2002-2004
Il ritorno nei dilettanti

Due stagioni in Serie D, concluse con un'ulteriore retrocessione in Eccellenza. La squadra, con un budget ridotto, punta sui giovani del vivaio come Mauro Neri, Andrea Lagorio e Francesco Ricci.

2001-2002
La retrocessione in serie D

Il Faenza retrocede dopo i play-out contro il Sassuolo, perdendo 0-1 al "Bruno Neri" dopo lo 0-0 in trasferta.

2000-2001
L'esplosione di Sergio Floccari

Sergio Floccari, futuro attaccante di Serie A, si mette in luce con la maglia del Faenza, utilizzando la stagione come trampolino di lancio per la sua carriera.

1998-2002
Le prime stagioni in Serie C2

Quattro stagioni consecutive in Serie C2. Il Faenza si rinforza con giocatori di esperienza come Marco Osio, ex Parma. La salvezza viene raggiunta con fatica nelle prime tre stagioni.

L'ascesa verso il professionismo (1998-1988)​

1997-1998
La storica promozione in Serie C2

Stagione trionfale. Sotto la guida di Ivano Gavella, e con l'esplosione del tandem offensivo Cristian Protti-Alessandro Carta (26 reti in due), il Faenza domina il campionato. La squadra vince il proprio girone con otto punti di vantaggio sul Caerano, ottenendo la prima storica promozione in Serie C2.

1997
L'inizio dell'era Minardi

Giancarlo Minardi, patron del team di Formula 1, diventa presidente del Faenza, coronando una sua vecchia passione. Il suo arrivo porta nuove risorse e ambizioni al club.

1993-1994
L'ascesa di Francesco Clementini

Francesco Clementini, centrocampista ventenne proveniente dal settore giovanile, si mette in luce segnando dodici reti e portando la squadra al terzo posto.

1990-1991
Il miglior risultato degli ultimi vent'anni

Sotto la guida di William Barducci, il Faenza conquista un ottimo terzo posto, il miglior risultato degli ultimi vent'anni.

1988-1997
Consolidamento in Interregionale

Consolidamento in Interregionale/Campionato Nazionale Dilettanti. In questo periodo, il Faenza si stabilizza nella categoria, ottenendo spesso piazzamenti di rilievo.

L'era della Promozione e il ritorno in Interregionale (1988-1970)

1988
Promozione d'ufficio in Interregionale

Il Faenza viene promosso d'ufficio in Interregionale (ex Serie D) per meriti sportivi, chiudendo il lungo periodo di quindici anni trascorsi in Promozione.

1986-1988
Vicini alla promozione

La squadra sfiora la promozione per due stagioni consecutive. Nel 1986-87, sotto la guida di Ezio Gamberi, il Faenza chiude al quinto posto, a soli sette punti dalla vetta.

1983
L'arrivo di Santarelli

Arrivo di Attilio Santarelli come allenatore. Ex portiere del Bologna, Santarelli porta stabilità e risultati, guidando la squadra verso posizioni di classifica sempre più alte.

1974-1975
La crisi e l'autogestione

La crisi societaria raggiunge l'apice. Per qualche settimana sembra che il Faenza sia costretto a chiudere i battenti, ma la salvezza arriva attraverso la "autogestita": la prima squadra si autofinanzia per poter partecipare alla stagione sportiva.

1970-1945
Quindici anni in Promozione

Quindici anni di permanenza in Promozione, con alti e bassi. Questo periodo è caratterizzato da frequenti cambi di allenatore e presidenti, riflettendo l'instabilità del club.

Il dopoguerra e la Serie C (1970-1945)

1959-1962
Periodo di crisi e risalita

Periodo di crisi. Nel 1959-60, sotto la guida di Libero Zattoni, la squadra sfiora la promozione, perdendo lo spareggio contro l'Argentana. Nel 1961-62, il Faenza vince il campionato Dilettanti e, dopo gli spareggi, viene ammesso in Serie D.

1958-1959
L'anno nero della retrocessione

Anno nero per il Faenza. La squadra retrocede all'ultimo posto, scivolando nel campionato Dilettanti dopo una serie di dieci sconfitte e due pareggi nelle ultime dodici giornate.

1956-1957
Fiorentini alla guida tecnica

Con Ivo Fiorentini alla guida tecnica, il Faenza si posiziona all'ottavo posto in Quarta Serie. Il goleador della stagione è Massaia, autore di dodici reti.

1952-1953
Stagioni di alti e bassi

Sotto la guida del tecnico Vincenzo Costa, il Faenza si classifica ottavo in Quarta Serie, ottenendo alcune vittorie sorprendenti come il 3-0 interno sull'Ascoli e il 6-0 sul Castelfidardo.

1945-1958
Consolidamento in Serie C e Quarta Serie

Il Faenza milita stabilmente in Serie C e Quarta Serie (l'equivalente dell'odierna Serie D). In questo periodo, la squadra alterna stagioni di alto livello a campionati di sofferenza, consolidando comunque la sua presenza nel calcio nazionale.

Gli albori (1945-1912)

1939-1945
Il calcio durante la guerra

Nonostante la Seconda Guerra Mondiale, il Faenza continua a giocare. Nel 1944 vince il proprio girone del Campionato Regionale ed accede alle semifinali regionali, dove affronta il forte Bologna di Biavati e Puricelli.

1927-1939
L'influenza del fascismo

Il fascismo influenza la gestione del club. Il nuovo presidente Guido Baldo Manzoni, imposto dal regime, decide di rinunciare agli stranieri Balassa e Kelchen per ragioni economiche e ideologiche. Nonostante ciò, il Faenza ottiene la promozione in Prima Divisione nel 1928.

1924-1927
L'era degli ungheresi

L'era degli ungheresi. Bela Balassa arriva come giocatore-allenatore e trasforma la squadra. L'anno successivo si unisce Carlo Kelchen, che nella sua prima stagione segna 54 gol in trenta partite, inclusi nove in una singola partita vinta 17-0 contro l'Imolese.

1923
L'inaugurazione del campo regolamentare

Il 30 settembre viene inaugurato il nuovo campo di calcio regolamentare. Nella gara inaugurale, il Faenza pareggia 0-0 contro l'Anconitana.

1922
La costruzione del nuovo campo

Aldo Pancrazi investe 400.000 lire per la costruzione di un nuovo campo sportivo, una somma considerevole per l'epoca. Il Comune dona il terreno in Piazza d'Armi, ma pone un vincolo trentennale di restituzione dell'investimento.

1919-20
Affiliazione alla FIGC e prime partecipazioni

Il Faenza, presieduto da Diego Babini, si affilia per la prima volta alla FIGC, partecipando alla Terza Categoria Emiliana. I giocatori indossano casacche azzurre con una fascia trasversale bianca, calzoncini bianchi e calzettoni neri. Le prime scarpe da calcio fanno la loro comparsa, anche se alcuni giocatori utilizzano ancora scarponi militari.

1912
L'introduzione del calcio a Faenza

Vincenzo Maccolini, di ritorno dall'Inghilterra, introduce il "giuoco del calcio" a Faenza. Porta con sé un pallone di cuoio e diffonde le regole fondamentali di questo sport. Tra i primi allievi di Maccolini spiccano Luigi Perotto e Mario Zappi, che insieme all'attaccante Ivo Fiorentini sono tra i fondatori del Club Atletico Calcio.